Adolescenza, Redpill e Incel: perché la nuova mini-serie Netflix Adolescence sta scuotendo l’Italia
- Matteo Gatti
- 1 apr
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 3 apr
La nuova mini-serie Netflix Adolescence ha acceso un acceso dibattito tra pubblico e critica in Italia. La serie, ambientata nel mondo scolastico e adolescenziale, segue la storia inquietante di Jamie, un tredicenne accusato dell’omicidio di una compagna di classe.
Ma ciò che rende davvero unica questa fiction del 2025 non è solo la componente investigativa: Adolescence tocca temi delicati e attuali come la psicologia adolescenziale, la mascolinità tossica, e il pericoloso potere della manosfera e della cultura incel, un universo digitale fatto di frustrazione e odio.

🎬 Adolescence, la serie Netflix che rompe i cliché e mostra l’oscurità dell’adolescenza - SPOILER ALERT🚨
Adolescence, la nuova serie Netflix adolescenziale, si distingue nettamente dai classici teen drama. Al posto di storie d’amore leggere tra i banchi di scuola, ci troviamo immersi in una realtà dura, fatta di bullismo, isolamento sociale e violenza di genere.
👦 Jamie Miller: il volto della fragilità maschile
Il protagonista, Jamie Miller, è un tredicenne apparentemente come tanti. Ma sotto la superficie si cela una realtà inquietante: un mondo interiore devastato e alimentato dal web. Puntata dopo puntata, attraverso i colloqui con la psicologa Briony (interpretata da Erin Doherty), scopriamo che Jamie è stato coinvolto in comunità online incel, fino ad assorbire concetti tipici della manosfera, come la regola dell’80/20 o il mito del “maschio alfa”.

📉 Un adolescente smarrito tra frustrazione e ideologie tossiche
Jamie non è un villain da fiction. È il riflesso di tanti adolescenti reali: pieni di insicurezze fisiche, emotive, affettive. Non sentendosi accettato, si isola dai coetanei e si rifugia nel digitale, dove trova forum misogini che alimentano il suo malessere, offrendogli un nemico da odiare anziché un dolore da affrontare.
Il risultato è una spirale pericolosa: il disprezzo verso le ragazze, l'idealizzazione del maschio dominante, il senso di fallimento che sfocia in rabbia. Adolescence mostra come un disagio individuale possa diventare ideologia, e quanto sottile sia il confine tra fragilità e pericolo.
🔎 Adolescence: crudo, attuale ma necessario
La serie Netflix Adolescence colpisce per il suo realismo e affronta temi urgenti come frustrazione giovanile, insicurezza sessuale, isolamento digitale e radicalizzazione online. Mostra come la mancanza di affetto, educazione e ascolto nel mondo reale spinga molti adolescenti verso community tossiche come la manosfera e il movimento incel.
Jamie, il protagonista, non è un mostro, ma il prodotto di un vuoto relazionale che lascia spazio all’odio. La serie non cerca facili colpevoli, ma pone una domanda essenziale: come può un ragazzo normale diventare pericolosamente influenzabile?
Adolescence offre una risposta forte e viscerale, diventando un potente strumento di denuncia e prevenzione.
🧨 Manosfera e movimento incel: definizione, pericoli e impatto in Italia
La manosfera e il movimento incel rappresentano due tra i fenomeni digitali più controversi e preoccupanti degli ultimi anni. Sebbene nati online, i loro effetti si manifestano anche nella vita reale, soprattutto tra i giovani maschi in cerca di identità e appartenenza.
🔍 Cos’è la manosfera?
La manosfera è una rete di comunità online eterogenee dedicate agli “interessi maschili”. Tuttavia, dietro questo presunto obiettivo si nasconde spesso una cultura dell’odio verso le donne. Nei forum e nei canali social legati alla manosfera – molto attivi in Paesi anglosassoni ma con una presenza crescente anche in Italia – si è sviluppato un linguaggio specifico e una visione profondamente distorta delle relazioni tra uomini e donne.
Le donne vengono regolarmente accusate di essere la causa dei fallimenti sentimentali maschili. In queste community si parla apertamente di una “rivincita” maschile contro un sistema femminile considerato ingiusto e dominante.
👥 Sottogruppi nella manosfera
L’ecosistema manosferico è composto da diversi sottogruppi, tra cui:
Men’s Rights Activists (MRA): attivisti che contestano il femminismo e sostengono che gli uomini siano discriminati nella società moderna;
Pick-Up Artists (PUA): promotori di tecniche di seduzione manipolative e spesso aggressive;
Incel: il gruppo più pericoloso e radicale, vero simbolo della degenerazione della manosfera.
🚨 Movimento incel: chi sono e cosa pensano?
Il termine incel è l’abbreviazione di involuntary celibate, cioè “celibe involontario”. Si riferisce a uomini, spesso giovani ed eterosessuali, che si sentono esclusi dal mondo delle relazioni e del sesso. Questa esclusione viene attribuita interamente alle donne, considerate colpevoli di negar loro ciò che percepiscono come un “diritto naturale”.
Nei forum incel, la frustrazione si trasforma in misoginia estrema. Si diffondono idee di supremazia maschile, odio verso le donne ritenute “superficiali” e spesso si giunge a giustificare atti di violenza. Alcuni utenti esprimono apertamente desideri di vendetta contro la società, contribuendo a creare un clima di radicalizzazione che può avere conseguenze reali e drammatiche.

💊 Che cos’è davvero la teoria redpill? Significato e rischi
La teoria redpill è uno dei concetti chiave della manosfera e rappresenta un’ideologia pericolosa che ha preso piede soprattutto tra i giovani online. Il termine redpill deriva dal film The Matrix, in cui il protagonista sceglie la pillola rossa per “vedere la verità nascosta”. Nella cultura manosferica, però, questa metafora viene distorta per giustificare una visione profondamente misogina delle relazioni di genere.
🔎 Redpill: significato secondo la manosfera
Secondo i redpillati, viviamo in una società dove le donne detengono un enorme potere sessuale. Gli uomini che non rientrano nei canoni di bellezza o successo – i cosiddetti beta males – sarebbero destinati a essere sistematicamente scartati, mentre solo una piccola élite di “maschi alfa” (spesso chiamati Chad nel gergo manosferico) riuscirebbe a ottenere l’interesse e l’affetto della maggioranza delle donne.
Una delle teorie più diffuse è la cosiddetta regola dell’80/20: l’80% delle donne sarebbe attratto solo dal 20% degli uomini. Questo concetto, tratto (e semplificato) dal principio di Pareto, alimenta il senso di esclusione di molti giovani che si identificano con i “perdenti” nel mercato relazionale.
😡 Dalla redpill alla blackpill: quando la visione diventa nichilismo
Il risentimento generato da questa ideologia ha dato origine a varianti ancora più estreme, come la blackpill. Secondo questa corrente, il destino degli uomini non attraenti è biologicamente segnato: non c’è speranza di miglioramento, solo frustrazione e isolamento.
Queste credenze, secondo il sociolinguista Robert Lawson, creano una cultura che legittima l’odio, la discriminazione e la violenza verbale, non solo contro le donne ma anche verso altri uomini che non si conformano ai modelli dominanti.
🚨 Perché la teoria redpill è pericolosa
La teoria redpill non è solo una visione distorta delle dinamiche di coppia: è una narrativa tossica che colpisce soprattutto giovani maschi fragili, offrendo risposte semplici e sbagliate a problemi complessi come il rifiuto, l’insicurezza, la solitudine.
Invece di promuovere l’introspezione o la richiesta di aiuto, questa ideologia spinge i ragazzi a incolpare le donne e la società, alimentando un circolo vizioso di rabbia e radicalizzazione.

📚 Origine del movimento incel: una storia dimenticata (e stravolta)
❗ Curiosità 1 – Le vere origini del termine “incel”
In molti ignorano che la parola incel – oggi associata a misoginia e violenza – nasce con tutt’altre intenzioni. A coniare il termine, alla fine degli anni ’90, fu Alana, una giovane studentessa canadese che desiderava creare uno spazio online inclusivo per persone sole, timide o in difficoltà nel creare relazioni sentimentali.
Il progetto iniziale era un gruppo di supporto empatico, basato sull’ascolto reciproco. Tuttavia, con il tempo, la piattaforma è stata colonizzata da frange maschiliste ed estremiste, che hanno completamente snaturato il messaggio originale. Così è nata la sottocultura incel come la conosciamo oggi: un ambiente tossico, chiuso, carico di rabbia repressa e odio verso le donne.
🔥 Oggi: misoginia, disumanizzazione e apologia della violenza
I moderni forum incel sono caratterizzati da contenuti fortemente misogini. Le donne vengono oggettificate, disprezzate e additate come causa di ogni frustrazione maschile. Non mancano neppure post che inneggiano a episodi di violenza o ne giustificano l’uso come “rivalsa” contro un mondo percepito come ingiusto.
Studi accademici e inchieste giornalistiche hanno più volte denunciato il rischio di radicalizzazione presente in questi spazi digitali. I contenuti estremi vengono consumati da migliaia di utenti, spesso giovani, potenzialmente vulnerabili e privi di un confronto critico.
🚨 Curiosità 2 – Il movimento incel monitorato come minaccia terroristica
Nel 2018, il Southern Poverty Law Center (SPLC) – una delle principali organizzazioni statunitensi per il monitoraggio dell’odio – ha incluso la sottocultura incel tra le componenti dell’“ecosistema dell’odio suprematista maschile”. Da allora, diverse agenzie di intelligence e sicurezza hanno iniziato a sorvegliare attivamente questi ambienti online.
Dal 2020 in poi, si è cominciato a parlare esplicitamente di terrorismo misogino, in riferimento a stragi compiute da uomini che si identificavano come incel. Alcuni casi hanno scosso l’opinione pubblica internazionale, evidenziando il legame tra le ideologie digitali tossiche e la violenza reale.
🚸 Perché è fondamentale parlarne
L’evoluzione del movimento incel ci mostra quanto un fenomeno nato come spazio di ascolto possa trasformarsi in un pericolo sociale. Il rischio maggiore? Che a esserne attratti siano ragazzi molto giovani, in cerca di appartenenza, sfogo o risposte alle proprie frustrazioni.
Parlare di queste realtà non significa creare allarmismo, ma fare prevenzione consapevole. Riconoscere i segnali, educare all’affettività e alla diversità, promuovere il confronto critico: sono questi gli strumenti più efficaci contro la radicalizzazione online.
🧠 Perché gli adolescenti sono vulnerabili alla manosfera e alla cultura incel?
Sempre più ragazzi, anche molto giovani, vengono attratti dalle ideologie tossiche della manosfera e del movimento incel. Ma cosa li rende così vulnerabili? Secondo gli esperti, le cause principali sono isolamento sociale, mancanza di educazione affettiva e fragilità individuali.
🧍 Isolamento digitale e bolle tossiche online
Molti adolescenti trascorrono ore chiusi in camera davanti a uno schermo. In mancanza di contatti reali, si rifugiano in bolle virtuali omosociali – ambienti dominati da soli maschi – dove idee distorte si rafforzano senza confronto. I forum incel diventano una zona di conforto tossica, dove rabbia e frustrazione trovano sfogo, invece che soluzioni.
📚 Assenza di educazione affettiva
Quando famiglia e scuola evitano di parlare di emozioni, rispetto e sessualità consapevole, i ragazzi si affidano a YouTube, Reddit o TikTok. Qui, gli algoritmi li spingono sempre più verso contenuti estremisti. La serie Adolescence mostra bene questo processo a cascata: Jamie si sente escluso, cerca risposte online e trova odio che legittima la sua rabbia.
⚠️ Fragilità psicologica e rischio di radicalizzazione
Non tutti i ragazzi che frequentano forum misogini diventano violenti, ma molti presentano già disagi interiori: bassa autostima, solitudine, difficoltà relazionali. L’adolescenza è una fase delicata, in cui si costruisce l’identità. Se un ragazzo si convince di non valere nulla perché non è “alfa”, rischia di interiorizzare una narrativa vittimista e rabbiosa.
Il linguaggio della manosfera – con termini come Chad, beta male, female nature – disumanizza l’altro e rafforza l’idea di un mondo “contro di lui”. Se non c’è un adulto che ascolta e guida, la frustrazione può degenerare in odio.
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